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LA MARCIA DEI PADRI – METRO

padri si mettono in marcia. Sabato 14 Giugno in tutti gli Stati Uniti, in tutta l’Europa, in alcuni paesi dell’Africa e in Australia ci sarà una marcia contemporanea per la riscoperta e valorizzazione della figura paterna, per lottare affinchè nelle separazioni sia affermata la bigenitorialità e diventi legge l’affido congiunto. I padri di tutto il mondo marceranno per la prima volta e cercheranno di far sentire la loro voce fino al Palazzo. Di sicuro non sarà una marcia contro le madri, sia ben chiaro. Anzi, sarà un primo passo per riavvicinare madri e padri (uomini e donne?) di fronte alla responsabilità di aver messo al mondo, insieme, dei figli. L’obbiettivo è quello di richiamare i padri separati ai loro doveri ma anche di dare loro gli strumenti per poter agire questa responsabilità, sottraendo un surplus di lavoro al mondo materno ma anche un surplus di potere decisionale sui figli, potere troppo spesso avallato da giudici e da leggi miopi, potere che ha finito per svilire la figura paterna a danno esclusivo dei minori. In Italia le città in cui si svolgerà la marcia saranno 15, a Roma partirà dal Colosseo alle ore 16. Gli organizzatori internazionali l’hanno chiamato “il giorno del padre”, Nel nostro paese sono coinvolte soprattutto associazioni quali “Papà separati” e “Ancora genitori”. L’archetipo del padre si sta svegliando e reclama i suoi diritti, oltre ai suoi doveri. Il bambino e la bambina non possono costruire la propria autostima senza un padre presente e dignitoso. Gli adolescenti non possono imparare a stare dentro le regole e a contenere l’aggressività senza una figura paterna assertiva e conscia del proprio ruolo. Gli uomini e le donne adulti non possono costruire un legame d’amore stabile e fiducioso gli uni verso gli altri se non hanno avuto un padre amorevole, forte e presente durante la loro infanzia e adolescenza. La società non può costruire strutture solide e regole eque senza una figura paterna come tessuto, unitamente a quella materna. Sabato prossimo molti padri marceranno insieme ai loro figli e questo sarà un segnale forte che il mondo politico e giuridico dovrà raccogliere, assumendosi la responsabilità di anni e anni di esilio paterno. I padri dovranno riscoprire il valore del loro ruolo e le madri il rispetto per questa figura, troppo spesso denigrata a priori. Se qualcuno lega le gambe a una persona e poi la deride e la umilia perché non corre, come giudichiamo chi fa questo? Le leggi, nel mondo occidentale, hanno spesso collocato i padri separati in questa grottesca situazione. Il padre, si sa, viene scoperto più tardi e questo ci può stare. Diamo però ai figli di genitori separati la possibilità di conoscerlo e di scoprirlo: l’affido congiunto sembra essere ormai un’inderogabile necessità. Ci sono figli di separati in tutto il mondo che reclamano, spesso in un silenzio doloroso, di poter vivere anche con il padre, ci sono madri che fanno una fatica enorme per occuparsi dei propri bambini perché il padre è assente, ci sono padri che sono stati umiliati perché privati di qualsiasi potere decisionale sui figli. Per tutti loro, sabato prossimo, io marcerò.