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SAN VALENTINO – METRO

Ci dicono che il giorno di S. Valentino gli innamorati devono festeggiare. Ci dicono anche quando festeggiare la madre e il padre nelle rispettive feste. Poi ci comunicano la giornata mondiale del gatto, la giornata dei nonni e così via, in un crescendo wagneriano in cui l’unica cosa che cresce è il fatturato di chi orbita intorno a questi eventi. Vi siete mai domandati: “ma chi è che stabilisce queste ricorrenze, chi è che dice che il tale giorno si festeggiano gli innamorati e il tal altro i papà etc.?”. Si tratta di nomi sconosciuti, volti nascosti nell’ombra che voi non conoscerete mai, ma loro conoscono voi. Si vi conoscono perché vi studiano e sanno come e dove raggiungervi per farvi pensare come loro vogliono che voi pensiate, per diventare gli schiavi consumatori della merce che vi vogliono vendere. Trovo offensivo, per i veri innamorati, che qualcuno stabilisca quando festeggiare il loro amore, visto che chi ama profondamente sa benissimo che l’amore si onora ogni momento di ogni giorno, e nella propria intimità. Trovo offensivo per le donne che qualcuno le “autorizzi” a scatenarsi una volta l’anno, giorno in cui possono festeggiare se stesse e, dal giorno dopo, ritornare alla normale routine di una vita non sempre soddisfacente. Così per i papà, le mamme, i nonni, i gatti, i malati della tale o tal altra malattia. A fronte di quei volti nascosti che producono i fenomeni delle feste guidate, non dobbiamo dimenticare, mai, che ci sono altre persone che lavorano nell’ombra e nel silenzio, che amano senza mostrarsi, che curano senza ostentazione, che aiutano senza teatralità, che onorano i genitori con misura e decoro. Io credo che questi esseri umani siano molti e perciò ho fiducia nelle loro teste pensanti, ho fiducia nella loro personalità libera dai condizionamenti di un sistema che tende ad appiattire le menti attraverso gli strumenti potenti che ha a disposizione. Dobbiamo avere tutti fiducia nella possibilità di cambiare, i malati per primi possono credere nel fatto che la loro malattia rappresenta uno stimolo a conoscersi meglio e a cambiare la direzione della propria esistenza, per rinnovarla e fecondarla di una nuova linfa. Dobbiamo avere tutti fiducia nella possibilità dentro ognuno di noi, di diventare protagonisti della nostra vita, come avviene in un percorso di psicoterapia in cui la consapevolezza del proprio sé apre le strade per una vita più appagante. Solo così smetteremo di dare la propria vita in pasto a chi, per solo scopo di guadagno, la vuole condizionare al punto di decidere per noi i nostri sentimenti e i nostri pensieri. Sarà un caso che queste feste vengono definite “comandate”? Festeggiare in quei giorni e sotto una sorta di condizionamento a volte ci fa perdere di vista chi noi siamo e dove vogliamo andare veramente. Oltre alla giornata del gatto o della mamma o degli innamorati, proviamo a celebrare, non una volta l’anno, ma ogni giorno: “la giornata del senso della vita”.